AN UNBALANCED MICROBIOME ON THE FACE MAY BE KEY TO ACNE DEVELOPMENT
News from Science, 29/05/2017
Alla conferenza annuale della Società di Microbiologia, alcuni ricercatori hanno dimostrato che l’equilibrio complessivo dei batteri sulla pelle di un individuo, piuttosto che la presenza o l’assenza di un particolare ceppo batterico, sembra essere un fattore importante per lo sviluppo dell’acne e la salute della pelle.
L’ Acne vulgaris è una patologia diffusa della pelle che colpisce l’80% -85% delle persone, ad un certo punto della loro vita. Mentre l’acne è certamente una disfunzione dei follicoli piliferi presenti sulla pelle, le cause esatte della patologia sono poco chiare. Il batterio Propionibacterium acnes è stato a lungo associato con l’acne, ma essendo questo la specie più diffusa ed abbondante nel follicolo, in entrambi gli individui sani ed acneici, il suo ruolo nell’acne non è stato ancora ben compreso.
I ricercatori, guidati dal dottor Huiying Li, professore associato di Farmacologia Molecolare e Medica, presso la Scuola di Medicina di David Geffen di UCLA, hanno utilizzato delle cartine simili al Sebutape, per ottenere campioni di sebo dai follicoli cutanei di 72 individui: 38 con acne e 34 che non hanno avuto la malattia. Il team ha poi usato una tecnica chiamata Sequenziamento del DNA per identificare e confrontare la composizione del microbioma cutaneo dei due gruppi ed ha ulteriormente convalidato i risultati in altri 10 individui.
I ricercatori sono stati in grado di individuare le differenze nella composizione dei batteri della pelle, individuando le differenze genetiche sottili tra i ceppi del P. acnes nei due gruppi clinici. Nel gruppo sano la comunità batterica è stata arricchita da geni legati al metabolismo batterico, ritenuti importanti per la prevenzione dei batteri nocivi dalla colonizzazione della pelle.
Al contrario, il gruppo di individui affetti da acne mostrava livelli superiori di geni associati alla virulenza, inclusi quelli relativi alla produzione ed al trasporto di composti pro-infiammatori, quali le tossine batteriche potenzialmente dannose per la pelle. Sulla base dei profili di questi elementi genomici, il team di studio è stato in grado di predire lo stato di salute degli individui con alta precisione.
Il dottor Li ha detto della ricerca: “Questo studio suggerisce che la struttura dei batteri nei follicoli può riflettere, oltre che influenzare, la condizione della pelle acneica o della pelle sana”.
Questo studio fornisce nuovi approfondimenti sui meccanismi microbici che stanno dietro lo sviluppo dell’acne e suggerisce che i trattamenti mirati per modulare il microbiota della pelle e mantenere così un equilibrio batterico sano, possano essere preferibili rispetto all’uso degli antibiotici, che possono uccidere in modo casuale i batteri cutanei nocivi e benefici. Questi trattamenti potrebbero includere anche integratori probiotici o terapie battericide selettive.
La Dott.ssa Emma Barnard, ricercatrice presso il Dipartimento di Farmacologia Molecolare e Medicale presso la Scuola di Medicina di David Geffen di UCLA, che ha presentato i lavori alla Conferenza ha dichiarato: “La comprensione e lo studio della comunità batterica presente sulla pelle è importante per lo sviluppo di trattamenti personalizzati per la cura dell’acne. Invece di uccidere tutti i batteri, compresi quelli benefici, dobbiamo raggiungere l’obiettivo di un sano microbiota, colpendo i batteri nocivi o arricchendo i batteri benefici “.
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