NUTRACEUTICALS FOR SKIN CARE: HOW MUCH SCIENCE IS BEHIND TO BE RELIABLE?
VICENTE MICOL, ENRIQUE BARRAJÓN-CATALÁN, MARÍA HERRANZ.
Nell’ultimo decennio, la salute e l’aspetto della pelle attirano un crescente interesse sia da parte dei consumatori sia delle aziende, e stanno guidando una parte del settore nutraceutico. È riconosciuto che lo stato nutrizionale e l’assunzione di cibo influenzino la fisiologia della pelle attraverso la modulazione del microbiota o la generazione di metaboliti che esercitano una protezione della cute. È interessante notare che l’esistenza dell’asse intestino-pelle è stata postulata per spiegare il legame tra depressione, ansia e alterazioni della pelle, come l’acne.
Pertanto, le industrie alimentari e cosmetiche stanno sviluppando nuove strategie per stabilire la relazione tra il consumo di nutrienti e la salute cutanea. Di conseguenza, è in aumento l’uso di ingredienti ed integratori alimentari che affermano di ridurre il rischio di disturbi della pelle o di rallentarne l’invecchiamento. L’integrazione alimentare con vitamine, minerali o acidi grassi essenziali ha dimostrato di migliorarne la funzionalità.
La maggior parte dei composti alimentari bioattivi, responsabili degli effetti positivi sulla salute, derivano principalmente dalle piante, mentre pochi derivano da fonti animali.
Nel 2009, la legislazione cosmetica dell’UE ha vietato l’uso di animali per testare sia il prodotto finito che gli ingredienti delle formulazioni cosmetiche (divieto di test). Infine, la commercializzazione di prodotti cosmetici e dei loro ingredienti, testati su animali, è stata vietata nel 2013, il che significa che le aziende dell’UE non possono testare i loro ingredienti o prodotti cosmetici all’estero (divieto di commercializzazione). Pertanto, per dimostrare l’efficacia di questi ingredienti, le aziende e gli istituti di ricerca sono obbligati ad eseguire studi in vitro (modelli di cellule della pelle) e confermare l’effetto osservato con prove umane appropriate. Tuttavia, la progettazione della maggior parte degli studi condotti nell’uomo non soddisfa gli standard accettabili per essere sufficientemente conclusiva o statisticamente insufficiente. Inoltre, solo alcuni di questi studi si avvalgono di prove molecolari a sostegno degli effetti dichiarati.
In questa recensione, abbiamo selezionato alcuni documenti che mostrano studi nell’uomo, con integratori alimentari focalizzati sul miglioramento della condizione e della salute della pelle. Vengono discussi il rigore della progettazione degli studi, i loro risultati e la loro significatività statistica. Inoltre, viene anche esaminata la correlazione tra la composizione degli integratori alimentari con gli effetti dichiarati dagli autori.
Documenti selezionati:
- Valutazione degli effetti clinici e della sicurezza di un integratore orale a base di proteine marine, vitamina C, estratto di semi d’uva, zinco ed estratto di pomodoro, nel miglioramento dei segni visibili dell’invecchiamento cutaneo negli uomini.
- I galacto-oligosaccaridi dietetici migliorano la salute della pelle: uno studio clinico randomizzato in doppio cieco.
- Gli effetti di Pycnogenol® sull’elasticità e l’idratazione della pelle coincidono con l’aumento delle espressioni geniche del collagene di tipo I e dell’acido ialuronico sintetasi nelle donne.
- Effetti fotoprotettivi e anti-aging sulla pelle di una combinazione di polifenoli di rosmarino (Rosmarinus officinalis) e pompelmo (Citrus paradisi).
- L’effetto dell’assunzione alimentare di coenzima Q10 sui parametri e le condizioni della pelle: risultati di uno studio randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco.
Il link dell’articolo originale: