L’esposizione solare è un noto agente stressogeno per la pelle, ma spesso dimentichiamo che anche i capelli necessitano di maggiore attenzione e protezione nei periodi di fotoesposizione. I raggi ultravioletti sono infatti i principali responsabili della disidratazione e della perdita di morbidezza dei capelli nel periodo estivo, e se aggiungiamo la salsedine del mare o il cloro delle piscine, il risultato finale è quell’effetto crespo della capigliatura tanto temuto.
EFFETTO DEGLI UV SUI CAPELLI
Dal punto di vista fisiologico, l’eccessiva esposizione solare è la causa più frequente di deterioramento strutturale del fusto del capello, ovvero della sua parte esterna e visibile, composta principalmente da fibre di cheratina. Il deterioramento fotochimico dei capelli, mediato dai radicali liberi che vengono prodotti, comporta la degradazione e la perdita delle proteine che lo compongono, prima su tutte la cheratina, nonché la degradazione del loro pigmento (la melanina). Il risultato, visibile a occhio nudo, è un capello assottigliato e rovinato, dal colorito spento o sbiadito. Mentre le radiazioni UVB sono le principali responsabili dei danni alle proteine dei capelli, i cambiamenti di colore sono imputabili soprattutto agli UVA. La degradazione delle proteine dei capelli è indotta infatti da lunghezze d’onda comprese tra i 250 e i 400 nm: l’assorbimento delle radiazioni da parte degli aminoacidi fotosensibili e la loro degradazione fotochimica producono radicali liberi, che hanno un impatto negativo sulle proteine dei capelli, in particolare sulla cheratina. La melanina può immobilizzare parzialmente i radicali liberi e bloccarne l’ingresso nella matrice cheratinica, oltre che assorbire e filtrare le radiazioni UV nocive. Pertanto, si può affermare che la melanina è importante per la protezione diretta e indiretta delle proteine dei capelli. Inoltre, ricordiamo che un’intensa esposizione solare può anche essere causa dell’aumentata perdita dei capelli tipica del periodo autunnale (telogen effluvium stagionale).
COME SI POSSONO PROTEGGERE I CAPELLI DAI DANNI FOTOINDOTTI?
Utilizzare prodotti specifici per proteggere il capello e riparare i danni fotoindotti è fondamentale; con i giusti cosmetici, infatti, possiamo preservare la cuticola, ovvero la parte più esterna del capello, e mantenere così l’integrità del fusto del capello. Ma come proteggere il capello da stress ossidativi, danni strutturali, e disidratazione?
Prima regola è utilizzare shampoo nutrienti e abbinare balsami o maschere per idratare in profondità. Le maschere costituiscono il trattamento cosmetico di eccellenza per donare morbidezza, idratazione e lucentezza ai capelli secchi ed opachi, prima, durante e dopo l’esposizione al sole. L’utilizzo di maschere nutrienti, idratanti e riparatrici dei danni provocati dal sole (soprattutto se in aggiunta a salsedine o cloro) protegge la capigliatura e aiuta anche a mantenere il colore del capello. Generalmente si applicano su capelli umidi, tamponati dall’eccesso di acqua dopo lo shampoo (ed eventualmente anche del balsamo), su tutta la capigliatura, in particolare per tutta la lunghezza del capello fino alle punte. Si lasciano in posa per 5-15 minuti, per poi pettinare e risciacquare accuratamente. Infine, i capelli vanno asciugati delicatamente con phon a temperature non troppo alte, evitando possibilmente l’utilizzo della piastra.
Alcune maschere sono invece da utilizzare prima dello shampoo. Il trattamento pre-shampoo è generalmente più intenso quindi, è indicato principalmente per capelli molto secchi e sfibrati. In questo caso, la maschera si applica a capelli asciutti, facendo attenzione a coprire tutta la lunghezza del capello, e avvolgendo la chioma in un asciugamano o un panno per massimizzarne gli effetti. Il lavaggio con lo shampoo verrà poi effettuato dopo qualche ora o la mattina successiva se l’applicazione è serale. Grazie al tempo di posa, gli ingredienti presenti in questa tipologia di maschere riescono ad agire più efficacemente e più a lungo rispetto a prodotti a risciacquo immediato (shampoo o balsamo). Se l’applicazione di maschere su capelli in condizioni normali può avvenire una/due volte alla settimana, i capelli stressati e rovinati da sole, lampade UV artificiali o coloranti, invece, richiedono generalmente un’applicazione più frequente, anche di 2-3 volte a settimana.
QUALI INGREDIENTI TROVEREMO ALL’INTERNO DI QUESTO TIPO DI PRODOTTI?
- Oli vegetali ricchi di sostanze emollienti e nutritive come acidi grassi omega 3 e 6 e vitamina E (ad esempio i classici olio di Argan, mandorla e cocco, ma anche di crambe abyssinica, riso, jojoba, avocado, semi di girasole e di lino, limone, mandarino, arancio, bergamotto, etc.). Questi oli rendono i capelli più morbidi e setosi e conferiscono struttura e lucentezza ai capelli. In modo simile, burri come il burro di karitè e il burro di cacao aiutano anche a districare i capelli crespi e ne aumentano la pettinabilità.
- Sostanze proteiche come cheratina, aminoacidi, collagene, peptidi o proteine di riso, avena, soia e molte altre ancora, rinforzano e aumentano la resistenza dei capelli, contrastando la formazione di doppie punte.
- Sostanze antiossidanti come polifenoli o vitamina E aiutano sia i capelli che il cuoio capelluto a difendersi dai radicali liberi generati dall’esposizione solare e dall’inquinamento ambientale.
- Sostanze fortemente idratanti come l’acido ialuronico e il pantenolo, rendono le maschere adatte anche a idratare il cuoio capelluto in caso di secchezza e desquamazione (al sole si secca anche il cuoio capelluto, non solo il capello!)
- Infine, minerali come silicio, ferro, magnesio, rame e zinco reintegrano i minerali naturalmente presenti nel capello, con un’azione restitutiva che dona vitalità e forza alla fibra capillare.
È POSSIBILE PREVENIRE I DANNI DEL CAPELLO PROVOCATI DALLA FOTOESPOSIZIONE?
Oltre alla classica protezione del capo con cappelli, foulard e bandane, la cosmesi oggi ci offre soluzioni per prevenire o quantomeno attenuare i danni fotoindotti a carico dei capelli e del cuoio capelluto. Si possono utilizzare infatti oli secchi o latti spray leggeri, dotati di filtri solari con un fattore di protezione solare (SPF) alto, ovvero di un valore pari almeno a 30; questi prodotti vanno spruzzati sulla capigliatura appena prima dell’esposizione al sole e agiscono creando una barriera protettiva dai raggi UV, proteggendo cuoio capelluto e capelli dalla disidratazione. Vanno distribuiti lungo tutto il fusto, dalla radice alla punta, e dovrebbero essere riapplicati dopo il bagno e comunque ogni 3 o 4 ore in caso di esposizione prolungata.
Per quanto riguarda le texture, la scelta è ampia: ci sono solari per capelli in crema, che formano un film protettivo lungo la fibra capillare o fluidi o spray più leggeri che appesantiscono meno la capigliatura. Le formule a base di oli vegetali, come quello di argan o di cocco, oltre a proteggere, nutrono e danno lucentezza al capello. Nell’ottica di proteggere la cheratina e la melanina del fusto capillare, questi prodotti contengono spesso anche sostanze antiossidanti per contrastare la formazione e l’azione dei radicali liberi, principali mediatori del danno indotto dai raggi UV.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Sebetić K, Sjerobabski Masnec I, Cavka V, Biljan D, Krolo I. UV damage of the hair. Coll Antropol. 2008 Oct;32 Suppl 2:163-5. PMID: 19138021.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Redazione AIDECO
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀In collaborazione con la Dr.ssa C. Bussoletti, dermatologa