Non sono facili da eliminare. A meno che non si seguano i consigli dell’esperto
Non sono le rughe e neppure le macchie: la beauty-ossessione più diffusa sono i pori dilatati, perché compromettono l’uniformità della trama cutanea, spengono la luminosità dell’incarnato (peggiorando i fenomeni di rifrazione e riflessione della luce) e aprono la strada ai punti neri, che oltre a essere antiestetici sono a rischio d’infiammazione. Una fissazione così diffusa e trasversale alle età da essersi conquistata un nome proprio: poressia, coniato dalla dermatologa australiana Natasha Cook facendo riferimento a uno studio condotto da L’Oréal Paris nel 2014, dal quale è emerso che il 45% delle donne sono molto più ossessionate dalle dimensioni dei pori che dagli altri inestetismi del viso.