È untuosa e traslucida e anche disidratata, punteggiata da pori dilatati, punti neri e brufoletti che tolgono luminosità. Una cosmetologa spiega
step by step la corretta beauty routine che permette di ritrovare lo splendore perduto.
Ispessita, dal colorito spento e con pori dilatati, la pelle asfittica generalmente ha problemi ad assorbire prodotti idratanti.
«L’impossibilità a trarre beneficio dai cosmetici è da ricercare nel deposito di cellule morte o di impurità non adeguatamente rimosse», spiega la cosmetologa Alessandra Vasselli, membro comitato scientifico AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia Cosmetologia). «Questa tipologia di cute è la combinazione perfetta, e anche sfortunata, di pelle secca e grassa, che la rende una condizione ancora più difficile da riconoscere e trattare».
«I cosmetici sono spesso la causa della pelle asfittica, soprattutto se non sono adatti al proprio tipo di epidermide.
Adottando la corretta beauty routine è possibile ritornare alla normalità», dice l’esperta. «Ma se dopo unodue mesi il problema non si risolve, è sempre meglio farsi consigliare da un dermatologo per affrontare direttamente i
veri motivi che potrebbero anche essere legati a un’alimentazione scorretta o a squilibri ormonali».
La detersione con latte&tonico è essenziale
La rimozione accurata delle impurità accumulate sulla superficie della pelle asfittica è il primo passo verso la risoluzione del
problema. «Servono formulazioni delicate, con ingredienti lenitivi come estratti di rosa e di fiordaliso», spiega la cosmetologa.
«Ogni passaggio va eseguito con estrema delicatezza e con mano leggera, senza esagerare con le pressioni. Latte detergente e tonico hanno formule che hanno la capacità di attirare impurità e sebo con il semplice contatto, e gli sfregamenti non solo sono superflui ma rischiano di aumentare gli squilibri tipici di questo tipo di incarnato».
Lo scrub è indispensabile
«La pelle asfittica va decappata regolarmente per rimuovere gli ispessimenti che intasano i pori cutanei. Stratificandosi, impurità e sebo non solo stimolano la formazione di punti neri, che alla lunga danno luogo alla formazione di brufoli, ma impediscono anche la corretta ossigenazione dei tessuti cutanei», spiega Alessandra Vasselli.
È consigliato uno scrub leggero da ripetere una volta alla settimana. «È importante scegliere texture con granuli finissimi di semi di albicocca e di mandorle oppure con alghe triturate. Quando la situazione si è stabilizzata lo scrub può essere ripetuto ogni 710 giorni», precisa la cosmetologa.
Sì anche alle lozioni esfolianti a base di alfaidrossiacidi. «Le formulazioni a base di acido malico vanno evitate perché possono risultare irritanti. In generale questi prodotti vanno usati come cura per cicli di 23 settimane, si sospendono per 7 giorni e poi si ripete un nuovo ciclo».
L’idratazione deve essere riequilibrante e non occlusiva
I trattamenti cosmetici più indicati per la pelle asfittica non devono contenere ingredienti occlusivi. «Le specialità più adatte sono formulate con ingredienti seboequilibranti, come acqua termale, tea tree, rosmarino e salvia, e principi attivi calmanti», spiega la cosmetologa Alessandra Vasselli. «È importante che queste specialità abbiano una consistenza leggera ad assorbimento istantaneo, perché le texture molto ricche ostruirebbero i pori cutanei che necessitano di essere liberati».