L’anguria che sembra racchiudere il sapore di ferragosto e, in generale, delle vacanze. Il cocco, annunciato a gran voce da chi lo vende, a tentare il palato e, soprattutto, forse a sollecitare le memorie infantili quando perfino mangiare un frutto esotico poteva essere un gioco. Le pesche, portate da casa per rinfrescarsi senza cedere alla tentazione di un gelato in più, o magari, coppe di melone o anguria a cubetti, consumate comodamente sulla terrazza del bar. E molto altro.