SCCS – Febbraio 2016
È sicuro tingersi i capelli? Il comitato scientifico indipendente della Commissione europea sui prodotti di consumo ha recentemente pubblicato una newsletter di facile lettura sulla sicurezza delle tinture per capelli, di cui riportiamo la traduzione.
(http://ec.europa.eu/health/scientific_committees/docs/citizens_hairdyes_en.pdf)
Le tinture per capelli sono tra i tipi di cosmetici più diffusi sul mercato, utilizzati da oltre il 60% delle donne e tra il 5 e il 10% degli uomini in Europa. La stessa Europa è leader mondiale nell’industria cosmetica e svolge un ruolo dominante nell’esportazione di prodotti cosmetici. Rientra tra i compiti dell’Unione Europea quello di proteggere la salute dei suoi cittadini, e per questo le tinture per capelli vendute nell’UE devono soddisfare severi requisiti di qualità per garantire il massimo livello di sicurezza dei consumatori, pur incoraggiando l’innovazione e la competitività in questo settore. La Commissione europea chiede quindi al proprio Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (CSSC) di valutare a più riprese i rischi connessi all’uso di diversi tipi di prodotti cosmetici e di consumo, tra cui, appunto, le tinture per capelli. Queste valutazioni sono condotte sulla base di studi effettuati secondo elevati standard scientifici.
Quali sono le preoccupazioni connesse alle tinture per capelli?
In passato, la preoccupazione principale risiedeva nel fatto che le sostanze chimiche utilizzate potessero essere associate ad un rischio maggiore di insorgenza del cancro. Sono stati condotti molti studi epidemiologici volti ad evidenziare un possibile legame tra l’uso abituale delle tinture ed il rischio di sviluppare tumori del sangue (leucemie e linfomi) o cancro della vescica. Un’ulteriore questione era legata agli episodi di dermatite allergica da contatto, che alcune persone avevano sperimentato dopo l’utilizzo di tinture per capelli.
Sono valide preoccupazioni?
Le tinture per capelli formulate prima del 1980 contenevano alcune sostanze chimiche che furono successivamente collegate a fattori di cancerogenicità negli animali, anche se lo stesso rischio per gli esseri umani non è stato mai dimostrato. Da allora, i produttori hanno sostituito tali sostanze chimiche con altre più sicure nelle loro formulazioni. La continua ricerca sull’uso di tinture per capelli e l’incidenza di vari tipi di cancro non ha mostrato risultati apprezzabili. Alcuni studi epidemiologici hanno suggerito che i parrucchieri e barbieri, maggiormente esposti alle tinture per capelli, hanno una maggiore incidenza di cancro alla vescica. Tuttavia, altri studi, soprattutto in Europa, hanno contraddetto questi risultati. Per esempio, una recente analisi, che ha preso in considerazione tutti gli studi pubblicati in precedenza, ha dimostrato che non vi è alcun rischio aggiuntivo di cancro alla vescica derivante da un uso personale di tinture per capelli. Allo stesso modo, l’uso personale delle tinture non è considerato come causa di cancro neanche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, l’allergia da contatto derivante dall’uso di tinture per capelli è ancora un problema comune tra i pazienti dermatologici.
Ci sono coloranti più pericolosi rispetto ad altri?
Ci sono tre tipi principali di tinture per capelli: tinture per capelli temporanee e semi-permanenti di tipo non-ossidativo, il che significa che essi ricoprono il capello senza penetrarvi, e vengono via con successivi lavaggi con lo shampoo. Ci sono poi le tinture per capelli permanenti (ad ossidazione) che sono fonte di maggiore preoccupazione e sono anche le più diffuse: rappresentano il 70-80% dei prodotti coloranti presenti sul mercato in Europa. In generale le tinture destinate ai capelli più scuri, come tutte le tonalità cosiddette brune, utilizzano concentrazioni di sostanze chimiche più alte di quelle chiare, e quindi possono esporre gli utenti a una maggiore quantità di sostanze chimiche coloranti.
Posso colorare i miei capelli senza preoccuparmi dei rischi per la mia salute?
Le tinture per capelli sono tra i prodotti cosmetici più accuratamente valutati sul mercato nell’Unione europea di oggi. Tutte le tinture per capelli nell’UE devono rispettare il Regolamento sui Prodotti Cosmetici che elenca gli ingredienti coloranti permessi nelle formulazioni delle tinture, nonché le condizioni di utilizzo e le eventuali restrizioni. Il Regolamento sui Prodotti Cosmetici impone anche ai produttori di includere avvertenze di sicurezza sulle etichette per i prodotti contenenti sostanze che possono causare reazioni di sensibilizzazione e/o di allergie cutanee. Le aziende produttrici di cosmetici sono le principali responsabili per la sicurezza dei loro prodotti, e sono tenute per legge a garantire che i loro prodotti sono stati sottoposti a valutazione di esperti della sicurezza scientifica prima di essere commercializzate. Il processo prevede la preparazione di dossier per dimostrare che la sostanza non costituisce un rischio per la salute dei consumatori. Questi dossier sono poi sottoposti alla Commissione europea per una valutazione dei rischi da parte del CSSC. Dal 2003, la Commissione europea sta attuando una strategia globale per la valutazione della sicurezza delle tinture per capelli in Europa. Come risultato di questa strategia, le sostanze coloranti per capelli sono state valutate dal CSSC, e più di 100 di queste sono state considerate sicure e sono consentite per l’uso in base al succitato Regolamento. Inoltre, più di 180 ingredienti sono stati vietati, a causa di pareri negativi da parte del CSSC o per la mancanza di aggiornamento dei fascicoli di sicurezza da parte delle aziende produttrici. I consumatori possono quindi essere certi che la Commissione è costantemente vigile ed è continuamente pronta a valutare e gestire i rischi per mantenere l’Europa il mercato più sicuro al mondo per tinture per capelli e altri prodotti cosmetici.
La presente scheda si basa su 18 Pareri su tinture per capelli emanati dal Comitato indipendente Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (CSSC 2013-2016)
Tali pareri sono disponibili presso:
http://ec.europa.eu/health/scientific_committees/consumer_safety/opinions/index_en.htm#page2