Con l’avanzare dell’età, assistiamo ad un progressivo declino della qualità della pelle, che va incontro a disidratazione, perdita di elasticità e presenza di rughe più o meno marcate. Dal punto di vista istologico, una caratteristica fondamentale dell’invecchiamento cutaneo è l’importante riduzione della sintesi del collagene (BOX 1), il componente più diffuso della matrice extracellulare dermica, che fornisce supporto meccanico e regola lo sviluppo dei tessuti (1).
Ad oggi, questa biomolecola può essere ottenuta mediante estrazione da fonti naturali come piante e animali o mediante sistemi di produzione di proteine ricombinanti, tra cui lieviti, batteri, cellule di mammiferi, insetti o piante, o fibrille artificiali che imitano le caratteristiche del collagene.
COSMETICI E FILLER STIMOLATORI DI COLLAGENE
L’industria cosmetica ha incorporato il collagene in forma idrolizzata come ingrediente di diversi trattamenti topici per migliorare la salute della pelle, come creme e sieri, fino ai più recenti fili di collagene; il collagene si può trovare anche in balsami e maschere per capelli. Oltre che come ingrediente cosmetico, il collagene è anche target di molte molecole anti-aging utilizzate al fine di incrementarne la naturale sintesi da parte dei fibroblasti. Negli ultimi anni sono state proposte inoltre molecole diverse dai classici retinoli o antiossidanti, tra cui alcuni peptidi, con la capacità di interferire con il processo di degradazione del collagene e rallentarne così il progressivo deterioramento strutturale. Più che stimolarne la produzione, quindi, si mira a rallentarne la degradazione; approcci diversi, quindi, al fine di raggiungere il medesimo scopo, ovvero salvaguardare quella che può essere considerata ‘l’impalcatura’ della nostra pelle.
Il collagene di origine bovina è stato anche uno dei primi filler (riempitivi) utilizzati in medicina estetica per il miglioramento di rughe e cicatrici superficiali. I problemi di ipersensibilizzazione imponevano dei test allergologici sul paziente prima di sottoporlo al trattamento; per superare questo ostacolo è stato proposto anche l’uso di collagene umano, estratto dalla placenta o coltivato in laboratorio da fibroblasti dermici, ma la sua scarsa durata nei tessuti (da 3 fino a 6-7 mesi) ha fatto sì che il collagene venisse rimpiazzato dagli acidi ialuronici reticolati, oggi al primo posto nel ranking dei filler dermici riassorbibili. Attualmente vengono comunque utilizzati anche filler caratterizzati dalla proprietà di indurre la produzione naturale di collagene dermico (i cosiddetti “stimolatori del collagene”); questi sono costituiti da polimeri, policaprolattone (PCL) e acido poli-L-lattico (PLLA), o da ceramiche, come l’idrossiapatite di calcio (CaHA), a testimonianza del ruolo chiave di questa molecola per la salute della pelle.
INTEGRATORI A BASE DI COLLAGENE
Il collagene ha trovato impiego anche nel campo dei cosiddetti nutraceutici. L’utilizzo di integratori per migliorare l’aspetto della pelle “dall’interno” è notevolmente aumentato negli ultimi anni. Tra questi, gli integratori di collagene, in particolare quelli contenenti peptidi di collagene idrolizzati (collagene idrolizzato), costituiscono il nutraceutico antietà per la pelle più popolare e promettente; hanno infatti dimostrato di essere sicuri e più economici rispetto ad altre strategie a base di collagene. Inoltre, gli integratori di collagene hanno il vantaggio di essere assunti per via orale, rendendoli facili da integrare nella routine quotidiana (1).
Per quanto riguarda la loro efficacia, la superiorità degli idrolizzati del collagene rispetto al placebo nel migliorare la qualità della pelle in termini di idratazione ed elasticità, è stata evidenziata in una recente metanalisi (del 2023) che ha analizzato 26 studi randomizzati controllati con un totale di più di 1700 pazienti arruolati (1). I risultati di questa analisi hanno dimostrato che l’integrazione di collagene idrolizzato è in grado di migliorare l’idratazione e l’elasticità della pelle. La somministrazione orale di idrolizzati di collagene stimolerebbe infatti la produzione da parte dei fibroblasti dermici di acido ialuronico, principale responsabile dell’idratazione cutanea, e migliorerebbe il network di fibre collagene ed elastiche, responsabile della elasticità della pelle (1).
Miglioramento di idratazione ed elasticità si traduce sul piano clinico in minore evidenza di rughe e miglioramento globale dell’aspetto della pelle.
I principali limiti negli studi analizzati erano una certa eterogenicità dovuta ai diversi parametri di efficacia utilizzati e alle diverse composizioni degli integratori, la ridotta dimensione del campione in alcuni studi e il fatto che le abitudini di vita dei pazienti non fossero incluse nell’analisi; pertanto, ulteriori studi, in particolare di grandi dimensioni, sono necessari per affermare con assoluta certezza i benefici clinici prodotti da questo tipo di integrazione orale (1).
Altra evidenza che si può estrapolare dai dati pubblicati in letteratura è che l’utilizzo a lungo termine del collagene (di almeno tre mesi) produce effetti più favorevoli sull’idratazione e sull’elasticità della pelle rispetto all’uso a breve termine (1). Inoltre, c’è da considerare che gli idrolizzati proteici sono più facili da digerire e assimilare rispetto alle proteine intatte, che aumentano la produzione di aminoacidi dopo i pasti (1).
Per quanto riguarda le fonti, non è possibile ad oggi stabilire quale sia la migliore, ma di certo il pesce costituisce una fonte ottimale di collagene per migliorare l’idratazione della pelle (1).
A proposito di sicurezza, si può infine affermare che l’integrazione di collagene è generalmente sicura e non sono stati segnalati eventi avversi (4). Rimangono comunque alcuni dubbi sull’azione del collagene assunto per via orale:
⠀⠀•⠀i peptidi che ingeriamo, riescono veramente ad arrivare alla pelle e hanno azione mirata su questo tessuto, o il corpo li destina dove decide lui (ossa,
⠀⠀⠀ cartilagini, altri tessuti…)?
⠀⠀•⠀spesso si tratta di integratori che insieme al collagene contengono anche vitamine e altre sostanze (minerali, acido ialuronico etc.): a quale di queste
⠀⠀⠀ sostanze è realmente dovuta l’azione?
IN CONCLUSIONE
Studi recenti hanno dimostrato che l’integrazione di collagene può migliorare importanti qualità della pelle come elasticità e idratazione; quindi, questa via è sicuramente interessante nell’ottica di un healthy aging globale. Tuttavia, le affermazioni e i claims presenti in comunicazione spesso superano qualsiasi prova attualmente supportata dalla letteratura (5).
Sono sicuramente necessarie ulteriori ricerche per stabilire gli effetti e chiarire il meccanismo fisiologico dell’integrazione di collagene (5) e sono necessari, inoltre, studi randomizzati e controllati su larga scala per esaminare i benefici clinici della somministrazione orale di questo tipo di integratori (1).
Sono altrettanto necessari ulteriori studi anche per chiarire l’utilizzo medico degli integratori di collagene nelle malattie della barriera cutanea, come la dermatite atopica, e per determinare il loro dosaggio ottimale (4).
BOX 1 – IL COLLAGENE
Il collagene è una proteina fibrillare che conforma i tessuti connettivi del corpo umano, essenzialmente pelle, articolazioni e ossa. Questa molecola è una delle più abbondanti in molti organismi viventi grazie al suo ruolo connettivo nelle strutture biologiche. In realtà bisognerebbe parlare di “collageni”, visto che si tratta di una famiglia di proteine della matrice extracellulare che mantengono l’integrità architettonica dei tessuti connettivi, praticamente di tutti gli organi. Il nome stesso collagene deriva dal greco e significa “produttore di colla”. Nei mammiferi, sono le proteine più abbondanti e rappresentano circa il 30% della massa proteica totale del corpo umano, e oltre il 70% del peso secco del derma. Oltre alla loro funzione strutturale essenziale, i collageni sono coinvolti anche nell’adesione e nella migrazione cellulare, interagiscono dinamicamente con cellule, fattori di crescita e citochine, per regolare il rimodellamento dei tessuti e influendo nella riparazione delle ferite (2).
Per quanto riguarda la pelle, ci sono 20 diversi tipi di collagene espressi al suo interno; i tipi predominanti sono però solo due, i collageni fibrillari I e III, che costituiscono oltre il 90% del totale e insieme sono i maggiori responsabili della resistenza e della rigidità del tessuto (2). Tra questi due collageni, il tipo I è quello più abbondante. Le cellule deputate alla produzione di collagene sono i fibroblasti, una popolazione cellulare presente nel derma, alla quale si deve anche la produzione di altre molecole importanti per la salute della pelle, come l’acido ialuronico.
Le alterazioni dell’organizzazione e della struttura del collagene di tipo I sono un segno distintivo dell’invecchiamento della pelle dovuto sia al passare del tempo (“crono-aging”) che all’esposizione solare prolungata (“photo-aging”). È stato accertato infatti che le fibre di collagene si danneggiano con il passare del tempo, perdendo spessore e forza, il che è fortemente correlato ai fenomeni di invecchiamento cutaneo. Studi di microscopia elettronica hanno mostrato un accumulo di fibre di collagene degradate nel tempo, e studi biochimici hanno dimostrato che la diminuzione della produzione di collagene è correlata alla gravità del foto-danno e all’età dell’individuo.
La progressiva frammentazione della matrice collagenica del derma ha importanti conseguenze sul piano clinico: diminuisce la resistenza complessiva della pelle, causa la perdita della naturale elasticità cutanea e favorisce la formazione delle rughe (3).
Grazie alla sua abbondanza, alla sua forza, al suo ruolo chiave per la pelle e alla sua relazione direttamente proporzionale con l’invecchiamento cutaneo, il collagene ha suscitato grande interesse nell’ambito della salute della pelle e dei trattamenti anti-aging (pro-aging).
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
- Pu SY, Huang YL, Pu CM, Kang YN, Hoang KD, Chen KH, Chen C. Effects of Oral Collagen for Skin Anti-Aging: A Systematic Review and Meta-Analysis. Nutrients. 2023 Apr 26;15(9):2080.
- Theocharidis G, Connelly JT. Minor collagens of the skin with not so minor functions. J Anat. 2019 Aug;235(2):418-429.
- Rittié L, Fisher GJ. Natural and sun-induced aging of human skin. Cold Spring Harb Perspect Med. 2015 Jan 5;5(1): a015370.
- Choi FD, Sung CT, Juhasz ML, Mesinkovsk NA. Oral Collagen Supplementation: A Systematic Review of Dermatological Applications. J Drugs Dermatol. 2019 Jan 1;18(1):9-16. PMID: 30681787.
- Rustad AM, Nickles MA, McKenney JE, Bilimoria SN, Lio PA. Myths and media in oral collagen supplementation for the skin, nails, and hair: A review. J Cosmet Dermatol. 2022 Feb;21(2):438-443. doi: 10.1111/jocd.14567. Epub 2021 Oct 25. PMID: 34694676.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Redazione AIDECO
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀In collaborazione con la Dr.ssa C. Bussoletti, dermatologa