Il tumore umano più diffuso è oggi rappresentato dalle neoplasie cutanee. Alcune tipologie di tumore cutaneo, come la cheratosi attinica e gli epiteliomi cutanei, sono largamente diffusi nella popolazione adulta e sono correlati all’esposizione solare che in massima parte li causa.
Questi tumori insorgono soprattutto in età avanzata, spesso come conseguenza di un rapido processo di foto-invecchiamento cutaneo e, dato l’ aumento dell’età media della popolazione, la loro incidenza cresce di anno in anno.
Non bisogna però equivocare. I tumori che affliggono l’organo cutaneo possono essere divisi in due categorie: gli Epiteliomi, tumori che derivano dalle cellule epidermiche della nostra cute (i cosiddetti cheratinociti) ed i temibili Melanomi, i tumori che derivano invece dalle cellule che conferiscono il colore alla nostra pelle ma anche agli occhi e ai capelli, ovvero i melanociti.
Dati allarmanti mostrano che nel 2014 sono stati stimati circa 42.600 nuovi casi tumorali cheratinocitari nell’uomo e 30.300 nella donna (I numeri del cancro in Italia, 2014 – AIOM eAIRTUM).
Pur essendo meno frequente rispetto agli altri tumori cutanei (5.900 nuovi casi nell’uomo e 5.400 nella donna, secondo quanto pubblicato ne I numeri del cancro in Italia, 2015), il melanoma è però ben più grave: in Italia si contano 1.881 decessi dovuti a questo tumore maligno dei melanociti (ISTAT 2012).
Bisogna inoltre aggiungere che i melanomi rappresentano la neoplasia a più rapida crescita nella popolazione di pelle bianca e sono oggi uno dei principali tumori che insorgono in giovane età: in Italia sono attualmente il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni (I numeri del cancro in Italia, 2015).
Se per gli epiteliomi la correlazione con il sole è un dato già da tempo acquisito, più recentemente è stato dimostrato che anche il melanoma può derivare da un’errata foto-esposizione. Oltre che a fattori genetici e fenotipici, il principale rischio di insorgenza del melanoma cutaneo è legato sicuramente all’esposizione solare, in particolar modo quella in età puberale. Le scottature in età pediatrica e le esposizioni solari intense ed intermittenti (come quelle delle vacanze nei Paesi tropicali nei periodi invernali, ad esempio) costituiscono fattori di rischio certi per lo sviluppo di melanoma.
La stretta correlazione dunque tra esposizione solare ed insorgenza dei diversi tipi di tumore della pelle, rende facilmente comprensibile come sia necessario operare una efficace prevenzione, limitando enormemente i danni che il sole può produrre sulla salute umana.
A fronte di ciò – e dell’innegabile benessere psico-fisico che la luce solare fornisce, come ad esempio la stimolazione della sintesi della vitamina D essenziale per le nostre ossa – appare chiaro quanto sia importante nella prevenzione il ruolo svolto dai prodotti di protezione solare.
I prodotti cosmetici per la protezione solare sono i migliori alleati della nostra pelle: formulati con specifiche sostanze (filtri chimici e schermi fisici), sono in grado di proteggerla, assorbendo, schermando e riflettendo le radiazioni più nocive emesse dal sole, gli UVA e gli UVB.
La scelta del prodotto solare è ampia: creme, lozioni, latti, olii, gel, spray e mousse possono e devono essere utilizzati per il viso e per il corpo di adulti e bambini. L’aspetto fondamentale che bisogna sempre prendere in considerazione al momento dell’acquisto è l’SPF che, riportato numericamente sull’etichettatura del prodotto, ne indica il livello di Fattore di Protezione Solare nei confronti dei raggi UVB (la protezione UVA conseguente corrisponde almeno ad 1/3 del fattore indicato). L’SPF da scegliere deve essere strettamente correlato al tipo di pelle: protezioni molto alte ed alte (SPF 50+ o 50) sono indicate per i fototipi più chiari e che si scottano ripetutamente; livelli di protezione media e bassa (SPF 30-6) sono invece consigliabili per pelli scure e/o già abbronzate.
L’importante è utilizzarli sempre, con costanza e regolarità (ogni una/due ore).
…un gesto banale può salvarti la pelle!