In chimica si dice che un elemento chimico subisce ossidazione quando viene a determinarsi una sottrazione di elettroni (elemento portatore di una carica elettrica negativa).
Questo processo si traduce nel “furto” di elettroni da parte di un componente e nell’aumento del cosiddetto “numero di ossidazione” dell’altro sotto attacco.
La definizione di ossidazione è stata inizialmente utilizzata per identificare la reazione tra un metallo che si combina con l’ossigeno, producendo il corrispondente ossido. Il metallo subisce dunque una sottrazione di elettroni da parte dell’ossigeno, poiché quest’ultimo è più elettronegativo.
Le sostanze che hanno la capacità di ossidare altre sostanze sono note come agenti ossidanti.
Gli ossidanti sono generalmente sostanze chimiche che possiedono elementi ad alto numero di ossidazione (ad esempio il perossido di idrogeno, il permanganato o l’anidride cromica) o sostanze altamente elettronegative, quali l’ossigeno, il fluoro, il cloro o il bromo, capaci di sottrarre uno o due elettroni ad altre sostanze.
In cosmetica e non solo, il fenomeno dell’ossidazione costituisce un problema di non poco conto, specialmente nelle formulazioni che contengono maggiori percentuali di matrici ossidabili, come ad esempio nelle creme, per la loro matrice lipidica. Infatti questo processo è la causa del cambiamento di colore della crema (che solitamente tende ad ingiallire), dell’alterazione della profumazione, e della degradazione degli attivi più sensibili. L’alterazione dei lipidi può avvenire sia per cause biologiche (presenza di microrganismi) sia per cause chimico-fisiche. Si può classificare il fenomeno dell’ossidazione in tre processi chimici differenti:
IDROLISI O INACIDIMENTO: questo tipo di alterazione è dovuto alla presenza di acqua, all’esposizione alla luce e all’azione catalitica dell’enzima lipasi, frequentemente di origine microbica; la reazione consiste in un’idrolisi con liberazione di un alcool e acidi grassi che di conseguenza provocano un aumento dell’acidità della formulazione.
IRRANCIDIMENTO CHETONICO: quest’alterazione si manifesta a carico degli acidi grassi a basso peso molecolare, precedentemente idrolizzati; anche il tal caso è determinata dall’azione di enzimi di origine microbica (batteri, lieviti, muffe) che si possono sviluppare in matrici oleose con sufficiente contenuto idrico.
IRRANCIDIMENTO OSSIDATIVO: detto anche “autossidazione” corrisponde ad una sequenza di passaggi che conduce alla formazione di radicali liberi; la molecola di partenza è un acido grasso che viene a contatto con un iniziatore (ad esempio il calore o la luce); nel processo, dalla molecola di partenza si distacca un protone e si ottiene così un radicale su un carbonio. La specie reattiva dell’acido grasso reagisce con un ossigeno producendo il radicale perossido. Il radicale perossido, a sua volta, reagisce con un’altra molecola di acido grasso generando un idroperossido e una nuova specie radicalica dell’acido grasso, che a sua volta reagirà con un ossigeno generando ancora un radicale perossido, e così via.
In assenza di antiossidanti, questa reazione di ossidazione continua fino a quando non si generano delle specie non radicaliche. Queste si formano grazie all’interazione tra i vari radicali liberi generati dalla reazione di per ossidazione
Una volta iniziata, questa reazione non si riesce più ad arrestare, quindi è meglio intervenire in anticipo.
Gli antiossidanti sono molecole in grado di http://www.cialisgeneriquefr24.com/ou-acheter-cialis-generique-en-ligne/ “donare” idrogeno, interrompendo così la reazione di perossidazione dei lipidi. Possono essere classificati in due grandi gruppi, a seconda che siano solubili in acqua (idrofili/lipofobi) o nei lipidi (lipofili/idrofobi). In particolare, numerose sostanze antiossidanti sono di notevole interesse in cosmetica. Alcuni tra questi sono riportati nella seguente tabella:
IDROSOLUBILI | LIPOSOLUBILI |
Come ad esempio : ACIDO ASCORBICO (vitamina C) PICNOGENOLO ESTRATTO DI ALOE FLAVONOIDI ESTRATTO DI FICO D’INDIA |
Come ad esempio : ASCORBIL PALMITATO VITAMINA E BHA BHT ACIDO LIPOICO |
ACIDO ASCORBICO (vitamina C)
Inci name: L-ASCORBIC ACID
È uno dei più potenti antiossidanti naturali. Solubile in acqua, presente a concentrazioni significative nel plasma (60 µmol/L) e in molti tessuti. Particolarmente efficace nei confronti del radicale superossido, idrossilico e dell’1O2, previene la trasformazione dei nitrati in nitriti. La biodisponibilità è simile sia per la vitamina C derivante da fonti naturali che per quella sintetica. Protegge i tocoferoli dall’ossidazione, rigenerandone la forma ossidata che si forma durante i processi di difesa contro la perossidazione lipidica.
PICNOGENOLO
Inci name: PYCNOGENOL
Estratto della corteccia del pino marittimo francese, rappresenta uno dei complessi antiossidanti più potenti in natura. Funge da agente antiossidante in grado di neutralizzare le reattività di alcuni radicali liberi potenzialmente nocivi per l’uomo. La composizione chimica registra la presenza di diversi polifenoli, in particolare bioflavonoidi (quali le procianidine e acidi fenolici, come il caffeico e il ferulico) che nella miscela agiscono in maniera sinergica, potenziando reciprocamente la propria attività antiossidante.
ESTRATTO DI ALOE
Inci name: ALOE BARBADENSIS EXTRACT
I minerali (soprattutto Manganese, Rame, Selenio) contenuti nell’estratto di Aloe sono costituenti degli enzimi superossido dismutasi e glutatione perossidasi, due importanti agenti antiossidanti ed antinvecchiamento cellulare. Le vitamine (in particolare la vitamina C, E, B2, B6) e l’aminoacido non essenziale “cisteina”, sono potenti antiossidanti capaci di combattere i danni cellulari provocati dai radicali liberi ed in particolare dall’anione superossido.
FLAVONOIDI:
Genericamente identificati come gruppo, sono gli antiossidanti polifenolici contenuti nella frutta, in molti vegetali e nelle corrispondenti bevande come il tè, il vino e la birra. Il termine riassume molti gruppi di sostanze strutturalmente diverse tra cui: flavanoli (catechina, epicatechina), flavonoli (quercetina), flavanoni ,flavoni, isoflavoni, antocianine.
Esempi :
MIRTILLO NERO
Inci name: Vaccinium myrtillus fruit extract
Si estrae dal succo di mirtillo ricco di antocianine (o antocianosidi), che sono i composti attivi ritenuti responsabili delle proprietà biologiche dell’estratto. Numerosi studi hanno evidenziato per le antocianine del mirtillo diverse proprietà: potente attività scavenger dei radicali liberi e, dunque, azione protettiva antiossidante; azione vasoprotettiva, legata alla riduzione della permeabilità vascolare e all’aumento della resistenza a livello capillare.
VITE ROSSA
Inci name : Vitis vinifera leaf extract
L’estratto di vite rossa si ottiene dalle foglie della Vitis vinifera, è chimicamente costituito da flavonoidi (rutina, quercetina, isoquercetina, campferolo) ed antocianosidi. Notevoli sono anche le proprietà antiossidanti e protettive a livello delle membrane cellulari.
ESTRATTO DI FICO D’INDIA
Inci name: OPUNTIA FICUS INDICA EXTRACT
Gli estratti acquosi del frutto possiedono un’elevata capacità antiossidante totale (TEAC) e una notevole attività antiossidante. L’indicaxantina, pigmento giallo del frutto di fico d’India, ha la capacità di eliminare radicali fortemente tossici derivati da lipidi biologici, con grande efficienza e pertanto può essere considerata come molecola capace di proteggere le strutture cellulari. Questa sostanza inibisce la perossidazione lipidica, mostrando un comportamento cinetico simile a quello che caratterizza l’azione antiossidante della vitamina E.
ASCORBIL PALMITATO
Inci name: ASCORBYL PALMITATE
Si presenta sotto forma di polvere bianca-giallo chiaro e rappresenta una forma liposolubile della vitamina C. Data la maggior affinità per i lipidi, questa sostanza penetra rapidamente attraverso la pelle e le membrane cellulari, dove esercita la sua azione antiossidante, contribuendo a prevenire l’invecchiamento cellulare, riducendo la perossidazione lipidica, l’ossidazione delle cellule e la degenerazione del collagene.
TOCOFEROLO (vitamina E )
Inci name: TOCOPHEROL
Svolge un ruolo importante quale fattore antiossidante, nella prevenzione dell’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi, evento chiave nello sviluppo del processo di perossidazione lipidica. Tale evento, scatenato dall’azione di radicali liberi, si sviluppa attraverso delle reazioni a catena che fanno continuare il processo. Questa sostanza è in grado di bloccare tale fenomeno, donando un atomo di idrogeno ai radicali perossilipidici, rendendoli meno reattivi e bloccando di fatto la perossidazione lipidica. Tale reazione “redox” trasforma la vitamina E in un radicale α-tocoferossilico piuttosto stabile (grazie allo sviluppo di fenomeni di risonanza) e che può reagire con la vitamina C, o con il glutatione o con il coenzima Q10 per riformare l’α-tocoferolo.
BUTILIDROSSIANISOLO
Inci name: BHA
Si presenta come una polvere bianca, poco solubile in acqua e solubile in solventi organici. Antiossidante primario, ovvero donatore di idrogeno, che agisce interrompendo la reazione a catena innescata dai radicali liberi e che porta alla degradazione degli acidi grassi.
BUTILIDROSSITUOLUENE
Inci name: BHT
Utilizzato in un’ampia gamma di formulazioni cosmetiche come antiossidante per preservare dall’ossidazione gli oli dalla degradazione. Viene impiegato in concentrazioni variabili comprese tra 0,0002% e 0,5%. Di norma il BHT viene associato a molecole che ne impediscano l’ossidazione, come ascorbil palmitato, acido citrico o lecitina. È più efficace se impiegato in combinazione con altri antiossidanti.
ACIDO LIPOICO
Inci name: THIOCTIC ACID
Molecola anfipatica di piccole dimensioni, formata da otto atomi di carbonio, due di ossigeno nel gruppo carbossilico e due di zolfo, possiede attività scavenger (ovvero, “scova rifiuti”) sui radicali liberi sia lipidici che proteici. Contrasta pertanto sia l’ossidazione dei grassi che quella delle proteine. Unico antiossidante attivo sia nella fase acquosa (citoplasmatica) che nella fase lipidica (propria delle membrane cellulari), protegge l’organismo sia dai radicali liberi intracellulari che da quelli extracellulari. Una delle sue proprietà più interessanti riguarda la capacità di rigenerare gli altri antiossidanti quali vitamina C, vitamina E, coenzima Q. È inoltre un potente promotore del glutatione, altro importante antiossidante intracellulare, di cui incrementa la disponibilità.
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