Cellulite: dalla diagnosi al trattamento giusto

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Il Messaggero

Per combatterla davvero, ciascuno deve trovare la strategia più adatta al proprio caso. Moto, dieta, cosmetici e trattamenti medico-estetici sono il mix giusto.

Non dipende solo dal peso: è una questione genetica, ma anche lo stile di vita sregolato, il cibo sbagliato, i capi troppo stretti ne facilitano la comparsa. Ne soffre il 90% delle donne in età fertile, dall’adolescenza in poi, con tassi di incidenza importanti nella menopausa dove spesso si assiste a una lipodistrofia, un cedimento dell’impalcatura del tessuto adiposo. Un problema non solo estetico: la cellulite è un’alterazione delle cellule del tessuto adiposo e della microcircolazione locale che,se trascurata, può evolvere in patologie più gravi come problemi vascolari o di tipo posturale.

Sappiamo come arriva, ma non come farla andare via. «Il primo consiglio è fare movimento – spiega il professor Leonardo Celleno, presidente dell’Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia – Camminare o fare le scale è molto utile. Ben venga la ginnastica in palestra (come attività di fitness musicale tipo zumba) o altre attività di tipo aerobico che favoriscono la microcircolazione». E i cosmetici? «Sono efficaci se associati ad attività fisica e trattamenti medico-estetici come linfodrenaggio, pressoterapia o cavitazione, e se applicati correttamente. Il massaggio deve essere prolungato ed eseguito con movimenti circolari che vanno dal basso verso l’alto, per favorire la microcircolazione. L’applicazione dei prodotti in crema o in gel deve essere effettuata in un lasso di tempo che consenta l’assorbimento delle sostanze attive».

Esistono poi macchinari appositi molto validi, come gli ultrasuoni. «Penetrando sino all’ipoderma, provocano la disgregazione degli adipociti e i lipidi contenuti fuoriescono gradualmente – prosegue il professore – poi vengono trasportati attraverso il sistema linfatico e escreti attraverso l’apparato renale e il fegato. Utile anche la mesoterapia, che consiste nell’effettuare iniezioni intradermiche di farmaci ad azione lipolitica ed indicata soprattutto per le zone caratterizzate da accumuli adiposi».

Di cellulite però non ce n’è una sola: esistono diverse forme e differenti stadi. Cosmetici e trattamenti estetici disponibili sono numerosi: per scegliere il protocollo più adatto è necessaria innanzitutto una corretta diagnosi. Per questo la Società Italiana di Medicina a indirizzo estetico Agorà promuove i mesi della prevenzione: fino a fine maggio 2018 è possibile prenotare uno screening gratuito presso uno dei medici estetici aderenti all’iniziativa.

«Dai dati raccolti nel 2017 è emersa la confusione legata alla definizione di questa patologia, alle cause e ai metodi di cura – spiega il professor Alberto Massirone, presidente della Società Scientifica Agorà – Si è rilevato un aumento della cellulite a causa di un’elevata percentuale di mancato approfondimento diagnostico da parte delle donne che, trascurandola, la considerano come una problematica solo estetica.

Esistono 4 stadi evolutivi di cellulite (compatta, edematosa, fibrosa e sclerotica): riconoscerne la presenza al primo stadio, quando l’aspetto non è ancora evidente e si può intervenire con migliori risultati, è fondamentale». Al termine dello screening viene rilasciato un referto con la diagnosi e il relativo stadio, suggerimenti di prevenzione, consigli relativi all’alimentazione, allo stile di vita e agli eventuali trattamenti di medicina estetica. Per individuare il centro più vicino www.mediciestetici.it o 02.83479049.

Fonte: Sanihelp.it

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Author: Gigas_aideco