V PARTE: PRODOTTI DOPOSOLE E AUTOABBRONZANTI
DOPO IL SOLE
L’esposizione prolungata alle radiazioni solari, oltre a determinare gli ormai noti danni cronici ed acuti, sottrae alla pelle una notevole quantità sostanze acquose e lipidiche. Infatti, nelle condizioni stressate sotto il sole, il film idrolipidico, prima importante barriera nei confronti dell’ambiente esterno, viene gravemente danneggiato causando l’insorgenza di fenomeni quali la secchezza e la desquamazione.
Nel tentativo di ripristinare le condizioni ottimali si utilizzano i cosiddetti prodotti doposole i quali, a fronte di una attenta formulazione, svolgono un’efficace azione restituiva, decongestionante-lenitiva, rinfrescante, idratante, antiradicalica, antinvecchiamento.A tale scopo sono moltissime le sostanze utilizzate nei prodotti doposole. Per fare alcuni esempi, come rinfrescanti e decongestionanti achillea, calendula, aloe, tiglio, jojoba, camomilla, etc, come idratanti ed umettanti allantoina, acido ialuronico, collagene, glicerina, etc, come antiossidanti tocoferoli, acido ascorbico e tanti altri.
Riguardo alla forma cosmetica, sicuramente è indicata l’emulsione, che per sua stessa natura riesce a restituire meglio la fase grassa danneggiata (sia O/W che W/O). Sono comunque presenti in commercio in molteplici altre forme (gel, spray, olio).
In tutti i casi questi prodotti idratano, ripristinano il film idrolipidico e decongestionano la pelle che presenta eritema. Conferiscono inoltre una maggiore elasticità alla pelle, determinando una piacevole sensazione di freschezza dopo una giornata di intensa esposizione solare.Questi prodotti sono dunque specificatamente indicati per dare sollievo ai tipici effetti provocati dal sole, per ridurre il fastidioso eventuale bruciore, per restituire idratazione e ricostituire il film idrolipidico.
AUTOABBRONZANTI
Accanto i prodotti di protezione solare, sempre più frequentemente vengono scelti dai consumatori ed utilizzati i cosiddetti autoabbronzanti, ovvero prodotti in grado di “colorare” la superficie cutanea con tonalità più calde e dorate. Questa preferenza è determinata quasi sempre dalla volontà di apparire “coloriti” (e dunque presumibilmente di aspetto più sano ed alla moda) specialmente all’inizio della stagione estiva, quando i pallori dell’inverno fanno apparire stanchi ed emaciati.Sono varie formulazioni (creme, latti, lozioni) che contengono sostanze in grado di conferire un’abbronzatura artificiale senza esposizione solare.Queste sostanze reagiscono con le proteine dello strato corneo e formano delle sostanze colorate senza l’intervento dei raggi ultravioletti.La sostanza maggiormente utilizzata è il DHA ovvero il diidrossiacetone che va a reagire con le proteine dello strato corneo formando una sostanza giallo-bruna.Il colore che viene determinato sulla cute può virare molto verso il giallo ma questo può essere migliorato attraverso l’uso di altri pigmenti.La colorazione ottenuta dipende dalle varie tipologie di pelle, dal valore di pH che, se leggermente alcalino, produce una colorazione arancio-bruna mentre, se leggermente acido porta ad una colorazione più scura.Uno degli inconvenienti degli autoabbronzanti purtroppo è la tendenza a determinare macchie, in relazione all’applicazione non uniforme o ad un tempo troppo breve di reazione.L’errore più comune riguardo all’uso degli autoabbronzanti, risiede nella convinzione che questi possano in qualche modo determinare un’azione protettiva nei confronti dell’esposizione solare. In realtà la pelle cambia colore, ma questa nuova colorazione non protegge la pelle come l’abbronzatura e tanto meno è in grado di ridurre l’azione negativa delle radiazioni UV.E dunque necessario, nonostante e dopo l’uso degli autoabbronzanti, provvedere alla protezione solare (con filtri e schermi) quando successivamente ci si espone al sole.